Milano, Castello Sforzesco, Sala Viscontea
dal 9 luglio all'11 ottobre 2015
La mostra è un racconto che descrive attraverso le incisioni il Paese di Cuccagna, il sogno eversivo e grasso delle classi subalterne europee, dai primi esempi del Cinquecento fino alla sua decadenza nell'Ottocento, per concludere con le ricadute nell'immaginario del Novecento.
L'allestimento propone per alcune sale una visita immersiva, con la riproduzione a pavimento di incisioni della Cuccagna esposte nella stessa sezione.
Anche i colori delle pareti partecipano al linguaggio espositivo, caratterizzando le sezioni della Cuccagna con un vivace e allegro arancio, quelle dell'immaginario culinario con un classico rosso magenta e quelle con i temi collegati (Carnevale, Cuccagna delle donne, Mondi alla Rovescia), con un blu turchese. Il lungo corridoio della sezione introduttiva (“L'abbondanza e la paura della fame”) presenta sulla parete destra un grigio chiaro per la classe dominante e su quella sinistra un grigio scuro per quella subalterna; l'Ottocento ancora grigio chiaro.
Le incisioni a diffusione popolari sono montate su un cartoncino grigio-azzurro, e quelle artistiche con un passepartout color avorio.
Mostra a cura di Giovanna Mori e Andrea Perin.
Progettazione allestimento Andrea Perin
Giovanna Mori e Andrea Perin (a cura di), Il Mito del Paese di Cuccagna. Immagini a stampa dalla Raccolta Bertarelli, catalogo della mostra, Edizioni ETS, Pisa 2015, pp. 176