Aperto dall'autunno 2004.
A cura di Sergio Nepoti
Scavi e sterri negli ultimi anni portato alla luce una grande quantità di reperti ceramici frammentari, tra cui scarti di produzione, che testimoniamo come Mondaino sia stato sede di attività produttive nella seconda metà del XVI secolo e gli inizi di quello successivo.
Il museo espone parte dei reperti, la maggior parte in piccoli frammenti, in vetrine che presentano anche un cassetto per i visitatori che volessero approfondire la conoscenza. Grande attenzione è stata data alla funzione degli oggetti e soprattutto ai procedimenti di produzione, con la realizzazione di una grande vetrina che evoca la bottega del ceramista, con la fedele riproduzione degli strumenti di lavoro.
L'esposizione offre una visita che va oltre l'esperienza visiva, ma coinvolge il tatto (con riproduzioni di ceramiche da poter maneggiare) e l'udito: i rumori del lavoro in corrispondenza della grande vetrina con la fedele ricostruzione di una bottega secondo il libro del Piccolpasso, e le musiche d'epoca.
Andrea Perin, Il Museo della Ceramica di Mondaino. L’allestimento, in “Atti del XXXVI Convegno Internazionale Della Ceramica, 30-31 maggio 2003”, pp. 117-122